VIAREGGIO. “Il Gruppo Consiliare del PD non ha firmato e non intende firmare la mozione presentata dall’Avv. Baldini sul tema relativo all’accoglienza dei profughi.” Così scrivono i consiglieri Luca Poletti, Elisa Montaresi e Antonio Batistini.

“Su questo noi apprezziamo lo sforzo che sta facendo la Regione Toscana anche se nei vari territori, e in particolare a Viareggio, serve un confronto approfondito su come gestire questa accoglienza e se oggi questo è effettivamente possibile e in che tempi.

Non dobbiamo aver paura dell’accoglienza di queste persone che nella maggior parte vive condizioni di estremo disagio. Non ci facciamo trascinare da polemiche politiche demagogiche che tendono a fare di tutta un’erba un fascio, confondendo le reali condizioni di emergenza con i problemi di legalità che colpiscono purtroppo la nostra città senza però avere niente a che fare con l’arrivo dei migranti.

Evidenziamo come tra il Sindaco e i gruppi consiliari di maggioranza si abbiano posizioni diverse perchè da un lato si dice di no mentre dall’altro si dice che si sta cercando una soluzione.

Dunque sarebbe bene intanto capire cosa sta effettivamente facendo l’amministrazione su un tema così delicato dove nessuno dovrebbe fare semplice propaganda, allarmismo o prospettare soluzioni semplicistiche visto che stiamo parlando in molti casi di drammi umani che coinvolgono donne e bambini.

La Giunta su troppi temi lavora in totale isolamento e chi cerca di capire o dissente viene addirittura minacciato, come avvenuto per i lavoratori della Versilia Congressi.

La maggioranza però deve capire una cosa: se vogliono rapporti istituzionali corretti e costruttivi con le forze di opposizione e dunque anche con il PD, devono seguire i percorsi istituzionali e le regole previste: convocazione dei capigruppo, delle commissioni di competenza e del consiglio comunale. Non ci sono vie alternative.

La strada indicata dal Sindaco ai gruppi consiliari di maggioranza cioè quella di boicottare tutto quello che propone l’opposizione, far mancare il numero legale alle commissioni, non convocare il consiglio comunale è una via rischiosa perchè può generare una ingovernabilità massima dell’Assise cittadina che non potrà che essere un fattore negativo per il governo della città.”

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